mercoledì 24 luglio 2013

Il manifesto abusivo e la diffusa inciviltà.


E fu così che, terminata la campagna elettorale, a nessuno importò più dei manifesti abusivi.
Fino a qualche mese fa le pagine del web, le piazze, i social network, traboccavano di attentissimi osservatori pronti a segnalare e stigmatizzare ogni particolare azione abusiva esercitata da questo o quel candidato alle elezioni con particolare riferimento alla pratica dell'affissione selvaggia dei manifesti di propaganda. 
Giustissimo. Condivisibilissimo. Civilissimo.
Ho aderito a tutte queste campagne che promuovevano civiltà e legalità.
Personalmente, sono stata una delle poche ad affiggere i miei miseri 100 manifesti (solo quelli per un intero mese) nello spazio numero 7, quello assegnato al mio partito, salvo vederli coprire dopo pochi istanti da lenzuolate dall'1 al 14 di un unico candidato, tra cui spiccava un tale -il più furbo di tutti- che addirittura li piazzava al centro tra due manifesti, coprendo due candidati in un solo colpo.

Ebbene, in questi giorni non c'è portico, ponte, passaggio, sottopassaggio o muraglia di Barletta che non riporti -insieme al sempiterno scardigno e ai circhi di tutto il mondo- i manifesti di Michael Bolton. 
Ora. Non mi interessa polemizzare sul contenuto del manifesto (concerto sì, concerto no, bolton è morto e non lo sa, 60 euro manco ai pink floyd, eccetera eccetera eccetera). So che è un concerto a pagamento e che il Comune non ha investito un'euro, considerato che non ce ne sono, dunque su questo, nulla quaestio.
Mi interessa soltanto -e lo faccio con veemenza- sollecitare le forze dell'ordine e chi di dovere a far rimuovere immediatamente i manifesti affissi illegalmente e multare e sanzionare come previsto dalla legge gli attacchini e i loro "mandanti". Anche perchè, su quei manifesti, ci siamo pure noi. C'è il nostro stemma. E di questi tempi è bene specificare che non siamo responsabili, quando non siamo responsabili.

Basta con questa diffusa inciviltà.

E agli attentissimi osservatori di cui sopra, che pare non si siano accorti di Michael Bolton (perchè tanto... non è mica un politico contro cui inveire!): al paese mio, che sia commessa dai politici o da semplici cittadini (fermo restando che i politici sono semplici cittadini), una illegalità è una illegalità punto e basta. E come tale va perseguita. Apriamo gli occhi... e la mente.

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