venerdì 31 gennaio 2014

Il Registro Comunale delle Unioni Civili. Ma quindi... quando?


Ci incalzano, i cittadini. Seguono i nostri passi e, giustamente, ci incalzano con proposte sulle quali si aspettano risposte.
Il tema del "registro delle unioni civili" è stato dibattuto ampiamente in campagna elettorale. E anche dopo la campagna elettorale. 
Scrive bene, Michele Pio Antolini, in rappresentanza delle associazioni che hanno a cuore questi temi, quando ricorda che quest'amministrazione ha preso l'impegno di promuovere lo strumento del Registro Comunale. E' uno degli obiettivi inseriti dal Sindaco nelle linee di mandato della sua amministrazione. 

E la domanda è:
Ma quindi... quando lo approviamo?

Come componente di due delle commissioni interessate (Affari sociali e Cultura) devo ribadire che è stato espresso, sia nella seduta congiunta del 23 Ottobre scorso, sia nell'apposita seduta della sola commissione Affari sociali risalente all'11 Dicembre, un preciso e manifesto parere favorevole. La discussione è stata ampia e ragionata ed ha trovato la condivisione di tutti i componenti in maniera del tutto trasversale, maggioranza e opposizione. A dimostrazione che quando si parla di Diritti, non ci sono barricate che tengano se si è intellettualmente onesti.

Il lavoro è ora nelle mani della I commissione consiliare, Affari istituzionali, che ha precise competenze su regolamenti e registri. 
L'auspicio è che gli amici consiglieri (che so essersi già messi in moto) procedano spediti nel completamento dell'iter che porterà in Consiglio Comunale la proposta, che non ha alcun costo per la comunità ma che ha invece il grande vantaggio di allargare la possibilità di accesso a diritti e tutele a tanti, tantissimi cittadini.
Sappiamo che sull'argomento è stato fatto un gran lavoro di approfondimento dall'esimio Prof. Ugo Villani e che dunque non sarà complicato definire gli ultimi dettagli. 

Il Prof, il Primo dei nostri assessori -ahinoi il primo anche a lasciare questa giunta (su questo non ci siamo mai interrogati a sufficienza, secondo me)- da esperto in Diritto Internazionale, Organizzazione Internazionale e Diritti Umani, ci ha lasciato una gran lezione. Ci ha illustrato la situazione italiana, col suo diritto di famiglia fermo a un tempo in cui la società era ben diversa da oggi, comparandolo ad altri Stati dell'Unione
(se vi interessa, qui un piccolo riepilogo di cosa accade nelle altre democrazie europee: http://www.rossobarletta.com/unioni-civili-italia-fanalino-di-coda-fra-le-grandi-democrazie-europee)

e ci ha spiegato -ricordo bene le sue parole in commissione- il senso profondo dell’istituzione del Registro delle Unioni Civili, uno strumento dal forte valore per tutte quelle coppie, etero, omo, di anziane sorelle o di giovani conviventi la cui esistenza non può continuare ad essere ignorata. 

Personalmente voterò per il Registro e perché non si riduca ad una simbolica ed inutile registrazione anagrafica delle convivenze, ma che serva a riconoscere diritti reali a tanti barlettani e a tante barlettane. 

Speriamo di votarlo presto.

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