venerdì 27 giugno 2014

Nasce Al.Ba., Centro di ascolto gratuito su Alzheimer e altre demenze.

C'è un'inconfutabile verità. 
L'Italia è una Repubblica fondata sul volontariato. Ma di quel volontariato non incasellato, istituzionalizzato, lobbystico. Di quel volontariato spontaneo, sconosciuto ai più, silenzioso.

Ieri, a Barletta, alcune giovani psicologhe, giovani medici e volontari di vario tipo hanno deciso di fornire alla Città un servizio che mancava.
Hanno intercettato un bisogno ampio e diffuso e hanno proposto una risposta. Si sono comportati da "Pubblico", muovendosi verso quell'orizzonte chiamato con quel termine abusatissimo e molto male inteso che è "bene comune". 

Da ieri, dunque, esiste a  Barletta un punto di riferimento per tante famiglie disorientate e per tanti anziani soli che si imbattono in una delle malattie più tristi (sì, più tristi) della nostra epoca. 

Lo Sportello Al.Ba, primo Centro di ascolto gratuito sull’Alzheimer ed altre Demenze, supportato dalla decennale esperienza dell'Associazione Alzheimer Bari, sarà aperto ogni 

GIOVEDI' e VENERDI'
dalle 10:00 alle 12:00
(v.le Marconi, 27 - Barletta)
tel: 334.5404031 (numero attivo dal Lun al Ven dalle 09 alle 13)
info.sportelloalba@gmail.com

I servizi dello sportello:
- colloqui di accoglienza e informativi sulla demenza
- rilevazione della domanda
- informazioni sulla rete dei servizi presenti sul territorio
- invio presso centri specializzati

Servizi su richiesta:
- valutazione neuropsicologica
- consulenze specialistiche
- assistenza domiciliare
- riabilitazione cognitiva
- consulenza legale

Si sente fortemente il bisogno, di cose come queste. La nostra è una società che invecchia. E che non può non pensare alla CURA come il centro del proprio vivere civile. 
Mi auguro che le istituzioni, oltre a plaudere alla generosità e allo spontaneismo di queste iniziative, si preoccupino - a riflettori spenti - di supportarle adeguatamente. Perché al momento, sono esattamente queste iniziative private a supplire ai vuoti e alle carenze di servizi che il "Pubblico" dovrebbe preoccuparsi di fornire alla collettività.

 

 

Nessun commento:

Posta un commento