giovedì 20 novembre 2014

Opencivitas. Un portale di dati e informazioni a disposizione dei cittadini e degli amministratori.

Da circa due giorni, sul portale OPEN CIVITAS sono disponibili per tutti i cittadini alcuni importanti dati e informazioni sui fabbisogni standard e la spesa storica dei Comuni e delle Province delle Regioni a statuto ordinario. 
Mi riferisco a dati relativi a funzioni fondamentali come viabilità e trasporti, istruzione pubblica, gestione del territorio e dell'ambiente, smaltimento rifiuti, servizi sociali, asili nido e tanto altro, che consentiranno ai cittadini di avere un'idea più chiara di come spendono i propri amministratori e di come programmano le politiche per le città. 

Non sono gli opendata che ho in mente io - per quelli c'è ancora parecchio da lavorare nella cultura dei pubblici amministratori - tuttavia i dati in questione, forniti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, sono utili in quanto forniti sotto forma di informazioni omogenee: si potrà confrontare la spesa storica di un ente con il fabbisogno standard (benchmark) e con quella di altri enti simili. Al momento, i dati sulla spesa storica sono relativi all’anno 2010 e nel corso dei prossimi mesi verranno aggiornati all’anno 2013, così come verranno implementate ed aggiornate costantemente sulla base di ulteriori analisi ed elaborazioni tutte le informazioni contenute in Opencivitas. 
Alcune voci consentiranno di approfondire alcuni aspetti:
- la voce "Indicatori" aiuterà ad entrare nel dettaglio delle scelte gestionali e organizzative degli amministratori;
- la voce "Confronto" servirà a conoscere il posizionamento di un ente rispetto agli altri enti simili o limitrofi;
- la voce "Certificati consuntivi" dovrebbe fornire un'informazione di sintesi sui bilanci delle amministrazioni locali.

Lo stesso portale fornisce già da qualche mese lo stesso servizio per gli enti locali, rendendo così più evidenti e chiari punti di forza e punti di debolezza delle politiche attuate e agevolando agli amministratori il compito della programmazione, facilitando l'individuazione delle priorità nelle scelte su come e dove destinare le risorse pubbliche.

I dati, non mi stancherò mai di affermarlo, rappresentano una risorsa strategica essenziale, non solo per il processo decisionale di chi ha la responsabilità di gestire la cosa pubblica, ma anche per  la costruzione di una comunità cittadina più consapevole e partecipe.

Uno sguardo veloce sui dati di Barletta, ad esempio, volendoci soffermare proprio alla superficie, al rosso/verde, al più/meno (e sempre con la consapevolezza che il dato è elaborato sullo storico del 2010) fa emergere come i punti di debolezza, i settori e i servizi su cui siamo sotto gli standard sono:
la riscossione dei tributi (ampie sacche di evasione sulle quali bisogna intervenire, considerando anche le previsioni per i prossimi anni alla luce della crisi economica);
funzioni e servizi nel campo della viabilità e dei trasporti (sottolineiamo l'urgente necessità di un aggiornato Piano Urbano del Traffico);
- funzioni di pubblica istruzione: servizi di mensa, trasporto, contributo libri (proprio in queste ore con la commissione "Cultura e Pubblica istruzione" stiamo elaborando il parere sul "Piano per il diritto allo studio", oggetto di discussione del prossimo consiglio comunale del 27.11);
- servizio di asili nido (nota dolentissima: con la commissione "Affari sociali" abbiamo provato in tutti i modi a candidare ai fondi PAC per l'infanzia un progetto collegato all'asilo nido comunale ma, ahinoi, si è proceduto con altre soluzioni tampone).

Ecco, vi siete/ci siamo fatti un'idea.
Approfondiamo, leggiamo, parliamone.

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