lunedì 30 marzo 2015

Dimissioni Sindaco - la nota ufficiale.

Giovedì 26 marzo 2015 il comandante della Polizia Locale, Savino Filannino, nella sua qualità di vice segretario generale, stante l’assenza per malattia del titolare Giovanni Porcelli, ha formalmente comunicato al Prefetto Clara Minerva di aver ricevuto le dimissioni del sindaco Pasquale Cascella con nota introitata al protocollo comunale in data 25 marzo 2015 al n. 16283, e che le stesse sono state consegnate al presidente del Consiglio comunale Carmela Peschechera in pari data, pro manibus, oltre ad essere state inviate, sempre nella stessa data con posta certificata, alla Prefettura di Andria Barletta Trani.

“In Consiglio Comunale si è avuta un’ulteriore manifestazione di mancata coesione della maggioranza politica che ha ricevuto dai cittadini il mandato di amministrare il Comune di Barletta. La dialettica politica su questioni dirimenti merita sempre rispetto, anche quando democraticamente produce esiti avversi, ma altrettanto rispetto credo sia dovuto alla responsabilità che l’Amministrazione comunque si è assunta di fronte al Consiglio, con la scelta di colmare - recuperando strumenti efficaci e regole trasparenti -  gli enormi ritardi e i gravi guasti nella pianificazione urbanistica della città. E’ su questo piano che è venuto a mancare il reciproco rispetto tra le posizioni emerse all’interno della maggioranza.
Si è dunque creata una divaricazione politica che, nonostante l’evidenza della lesione, per giorni non si è inteso recuperare in modo da rinsaldare il vincolo contratto con gli elettori.
 Per questo ho avvertito la diretta responsabilità di presentare al Consiglio comunale una mozione in cui, a partire dal riconoscimento della legittimità del voto precedentemente espresso da una diversa e trasversale maggioranza, richiedevo non una fiducia personale ma una fiducia politica sulla correttezza degli adempimenti compiuti e sulla coerenza con cui portare avanti il “progetto pilota” concordato con la Regione per adeguare gli strumenti urbanistici della città al Piano paesaggistico territoriale della Puglia.
C’era, e c’è, un enorme bisogno di chiarezza nei comportamenti politico – istituzionali, e non solo da parte della maggioranza elettorale. Purtroppo, il venir meno del numero legale non ha consentito una assunzione di responsabilità condivisa in Consiglio. Non posso che prenderne atto.
Altrettanto vale per la scelta della Conferenza dei capigruppo di vanificare la prevista riunione di questo pomeriggio che avrebbe dovuto fissare la data del Consiglio comunale sul bilancio di previsione del 2015.
Ancora nei giorni scorsi avevo rivolto un pressante appello alle forze politiche a contribuire a “soluzioni più alte ed equilibri più avanzati rispetto ai processi politici convulsi” che hanno contrassegnato nel tempo l’attività del Consiglio comunale. Avevo indicato, appunto, la scadenza del bilancio di previsione – che l’Amministrazione ha puntualmente presentato ormai da 3 mesi – con la consapevolezza che questa è istituzionalmente anche la sede del bilancio politico e, quindi, l’occasione per una operazione di verità di fronte all’intera città. Pure questa prova, dunque, è stata pregiudicata.
Non è possibile cedere né rassegnarsi al logoramento della vita politica a Barletta. Sento, quindi, il dovere di essere personalmente conseguente, consegnando le mie dimissioni da sindaco al Consiglio comunale”.

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